lunedì 24 ottobre 2011

NON APRITE QUELLA PORTA

Ok siamo nella settimana della paura e continuano le richieste spaventose, questa volta il soggetto voluto era uno zombie....ma siccome a me non piacciono in modo particolare ho voluto mantenere il mio stile e farne uno abbastanza fumettistico e colorato....e eccolo qui che fa il suo famosissimo verso AAAAAAAAAAAH AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH TI MANGIO IL CERVELLOOOOOOO!!!brrrrrrrrrrrrr -_-
tecnica mista su legno 20x15 cm

e poi una cosina fatta al volo con il fimo fluorescente che si illumina al buio....IL FANTASMA DA AUTO!

fantasmino realizzato con paste sintetiche e acrilici




mercoledì 12 ottobre 2011

QUESTO E' HALLOWEEN


Eccomi qui nuovamente pronta  a mostrarvi un nuovo lavoretto anche questo realizzato per una persona davvero speciale ;) e visto che siamo vicini alla popolarissima festa americana di halloween penso proprio che il soggetto sia adatto.

Sapete meglio i me che non amo riprodurre personaggi o oggetti già esistenti, non vedrete mai nel mio blog riproduzioni raccapriccianti di hello kitty o roba simile perchè come prima cosa credo siano personaggi alquanto dozzinali e  come seconda cosa di cattivo gusto e profondamente kitsch ma non tutti i personaggi già creati sono orrendi, ce ne sono alcuni grotteschi e fantasiosi come quelli usciti dalla mente di Tim Burton, amo in particolar modo  JACK SKELETRON, leader del Paese di halloween e re delle zucche!

Anche il pupazzo originale è frutto di sapienti mani artigiane e non posso fare altro che ammirare e invidiare la loro bravura.

Come mio solito ho realizzato questo oggetto con materiali diversi...ferro, DAS, colla,carta,paste sintetiche ecc ecc

lavorazione del pupazzetto raffigurante jack


come prima cosa ho costruito una armatura in ferro con le dimensioni di jack e da li ho cominciato piano piano a modellare il tutto per poi terminare con la decorazione pittorica. 




Mentre costruivo il piccolo jack ho realizzato una scatola nel quale contenerlo e una base sulla quale farlo camminare. La base è costruita con carta e pasta da modellare DAS e in fine dipinta con acrilici e lucidata con vernice


prima prova con la base


ecco la prima prova con la base ancora da completare e con jack senza piedini



base quasi ultimata



collocazione all'interno della scatola


finita la modellazione del personaggio principale è venuto il momento di occuparsi della scenografia e della scatola esterna.Ecco una versione quasi definitiva con solo due zucche, la pietra tombale e una luna ancora bruttina



ambientazione ultimata


parte superiore esterna della scatola


lato laterale esterno




queste sono le pareti esterne della scatola che ho deciso di dipingere in maniera irregolare per mantenere lo stile del film


particolare dalla ambientazione finale

ed ecco il risultato finale con tutto al suo posto...le mille zucche la luna rifatta e jack che sorride....manca solo la chiusura con il vetro e è tutto finito..

comparazione delle proporzioni con una mano 








in fine ecco il vetro e la decorazione fatta con il DAS e dipinta con gli acrilici

scatola ultimata con cornice realizzata in DAS e
dipinta a mano

come sempre foto pessima....:P io odio i vetri :D
Comunque meraviglioso duro lavoro di due settimane ma fatto con tanto amore....non mi resta che augurare a tutti voi un felice halloween hihihihi! Un sorriso a tutti ciao


Bimbi e bimbe di ogni età ecco qualcosa che vi stupirà.Su venite, è proprio qui,è il paese di Halloween.Questo è Halloween,questo è Halloween ogni zucca lo griderà.Questo è Halloween,spaventoso Halloween,dacci un dolce o il terrore di attanaglierà.Urla anche tu fuggi via da quiè il paese di Halloween.Io sono quello che sotto il letto langue,ho mille denti e occhi rossi più del sangue.Sotto le scale io spappolo i cervelli,dita come serpi e ragni fra i capelli.Questo è HalloweenQuesto è Halloween Halloween, Halloween, Halloween, Halloween........







domenica 2 ottobre 2011

Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima.



(G. Bernard Shaw )